Le ragioni per cui una persona decidere di rivolgersi ad uno psicoterapeuta possono essere diverse. Spesso si tratta di trovare un nuovo equilibrio di fronte a cambiamenti inaspettati nella propria vita, come la rottura di una relazione, un lutto o un cambiamento lavorativo. A volte, invece, la motivazione parte dal coraggio di voler superare una difficoltà personale con la quale si convive da troppo tempo (ad esempio bassa autostima, timidezza, disturbi dell’alimentazione), al caro prezzo di costante ansia o profonda tristezza. Altre volte, “semplicemente” si vuole ottenere una maggiore consapevolezza di sé. A prescindere dalla motivazione specifica però, resta una nota di fondo: c’è qualcosa che impedisce di vivere una vita più soddisfacente e significativa. Un percorso terapeutico serve proprio a questo: è l’occasione per sciogliere i nodi che imbrigliano le proprie potenzialità, il proprio benessere, il recupero delle risorse personali.
E’ un intervento mirato a promuovere la crescita e l’autonomia della persona, facilitando le sue capacità decisionali nell’affrontare problematiche di carattere professionale e/o personale attraverso una maggiore consapevolezza di sé.
Muovendo dalla cornice di riferimento costituita dall’approccio cognitivo-comportamentale, mi occupo principalmente di:
- Disturbi d’ansia: ansia generalizzata, attacchi di panico, disturbo post-traumatico
- Depressione
- Fobie specifiche verso oggetti, determinate situazioni o verso persone (ansia sociale: paura di arrossire o di vomitare o di fare brutta figura, ecc.)
- Disturbo ossessivo-compulsivo (ossessioni, fissazioni, comportamenti ripetitivi)
- Problemi di coppia: problemi di comunicazione, gestione della crisi, tradimento, gelosia, separazione
- Dipendenze: alcolismo, gioco d’azzardo, dipendenza da internet, dipendenza affettiva